martedì 26 giugno 2012

Il CONSIGLIO DI STATO, che mette la parola FINE sulla vicenda del MEGASANSIFICIO "Un GRAZIE SINCERO a tutte le associazioni che hanno collaborato con il comitato"


“Una società civile è una società in seno alla quale le discussioni su come dovrebbe essere, idealmente, la vita dei cittadini e la gestione del territorio che gli appartiene, non cessano mai “.

Se davvero desideriamo che la nostra sia una società civile dovremmo tutti prender parte alla discussione; questo i cittadini di Veglie lo hanno messo in atto attraverso lo strumento del Comitato Ambiente Sano che, nelle sedi opportune, ha dato voce e fatto valere le istanze e la volontà della comunità.

Con la sentenza ultima del CONSIGLIO DI STATO, che mette la parola FINE sulla vicenda del MEGASANSIFICIO, prevale definitivamente, con giuste e motivate ragioni, l'INTERESSE DEI PIU' SULL'INTERESSE DEI POCHI.

Un GRAZIE SINCERO va a tutte le associazioni che hanno collaborato con il comitato.

Comitato Ambiente Sano
Il Presidente Dario Ciccarese

venerdì 20 aprile 2012

Comunicato stampa Comitato Ambiente Sano


"Realizzazione di un impianto di smaltimento dei rifiuti inerti non pericolosi"
Richiesta di partecipazione alla "Conferenza di Servizi"

 Il Comitato Ambiente Sano ,
quale soggetto portatore di interessi pubblici o diffusi per la tutela del territorio, dopo aver attentamente visionato in tutte le sue parti il progetto presentato dalla ditta F.lli Panarese s.n.c. per larealizzazione di un impianto di smaltimento dei rifiuti inerti non pericolosi, con capacità di trattamento (R5) complessiva superiore a 10 tonnellate/giorno, nel Comune di Veglie, località Troali” ha formulato e posto all'attenzione delle autorità competenti una serie di osservazioni al fine di vagliare l'opportunità di una V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) ed ha chiesto di partecipare alla “Conferenza di Servizi” che si attiverà a tal fine.

Si ritiene, infatti, che dallo studio presentato dalla ditta proponente, non emergano alcuni aspetti che complessivamente possono offrire un quadro più chiaro ed esaustivo della vicenda, vista l'enorme mole di materiale che l'impianto in questione riuscirebbe a lavorare quotidianamente (10tonnellate/giorno).
In sintesi le osservazioni presentate mirano ad approfondire aspetti ambientali e culturali quali vincoli paesaggistici, naturalistici, faunistici e luoghi di interesse culturale che sono da preservare e valorizzare maggiormente. Sempre da una attenta analisi, risulta nell'interesse di tutti, prudente e necessario un più approfondito studio riguardo la natura geomorfologica, idrogeologica del territorio sul quale insisterebbe l'impianto in oggetto. Inoltre non si trova nel progetto presentato, nessuna previsione sulle potenziali ripercussioni che inevitabilmente influenzeranno la viabilità, vista appunto l'enorme mole di materiale in entrata e in uscita; a nostro avviso si dovrebbe quantomeno prevedere un piano traffico per garantire sicurezza alla viabilità.

Per quanto detto, vengono anche fatte delle osservazioni di tipo giuridico che trattano degli aspetti più propriamente urbanistici e iter progettuale. Per quanto riguarda l'aspetto urbanistico scaturiscono delle conseguenze di natura giuridica in merito all'ubicazione dell'impianto il quale pare contrastare sia con la normativa nazionale (D.lgs 363/03), sia con il piano regionale di gestione dei rifiuti approvato nel 2009. Ulteriori incongruenze giuridiche emergono in merito all' iter progettuale, in particolare rispetto alle modalità inerenti il trasporto ed il conferimento del rifiuto, nonché la sua selezione e lavorazione.
Il Comitato Ambiente Sano, pertanto si augura che dalla conferenza dei servizi, che si attiverà allo scopo, emerga la necessità di un ulteriore approfondimento e si ammetta la VIA, tutto ciò al fine di giungere alla migliore soluzione che tenga conto da un lato lo sviluppo imprenditoriale ed economico del territorio, dall'altro, la tutela della vivibilità, sostenibilità e salubrità dello stesso.


Comitato Ambiente Sano
Il Presidente Dario Ciccarese

mercoledì 20 luglio 2011

LETTERA APERTA AL SINDACO del Comune di Veglie



IL COMITATO AMBIENTE SANO ha letto, con molta preoccupazione, la Determinazione n. 154 del 17 giugno 2011 pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regione Puglia n° 103 del 30-06-2011, avente ad oggetto:

Autorizzazione Unica ai sensi dei commi 3 e 4-bis di cui all’articolo 12 del Decreto Legislativo n. 387 del 29.12.2003, relativa alla costruzione ed all’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte solare (fotovoltaica) della potenza elettrica di 4,93 MW, delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili alla costruzione dell’impianto stesso, da realizzarsi nel Comune di Veglie (LE); Società: DE STERN 3 S.r.l. con sede legale in Parma, via Goito n. 14 - P. IVA e C.F. 02492420340.

Numerosi sono gli interrogativi che ci siamo posti e che sottoponiamo alla Sua attenzione:

- la realizzazione di un mega-impianto di energia elettrica sul territorio vegliese è una questione privata o deve interessare e coinvolgere tutta la cittadinanza?

- la parte est del territorio locale (quella di via Novoli e di via Carmiano) è stata devastata da impianti parcellizzati, con il beneplacito del comune di Veglie, salvo poi ad impianti già avviati, lasciare alla Procura della Repubblica, nel corso di indagini preliminari, un intervento di sequestro. Anche la tutela della parte ovest del territorio, dove dovrà sorgere il mega-impianto del fotovoltaico della ditta DE STERN, per verificarne la legittimità, dovremo affidarla alla Magistratura?

- la via Sferracavalli e la macchia “Rizzi” con le zone annesse sono i luoghi di maggiore interesse naturalistico, botanico e storico che il Comune di Veglie possiede. Per la loro tutela e valorizzazione il Comune di Veglie, con un progetto finanziato dal Gal, come si legge sulle ormai sbiadite indicazioni sentieristiche, ha investito e speso migliaia di Euro. Questi “beni comuni” non interessano più alla pubblica amministrazione?

- dalla lettura della Determina di Autorizzazione Unica è facile rilevare dei passaggi poco chiari. Ne citiamo per brevità due:
“come detto sopra, in data 13.04.2011 sono stati sottoscritti tra la Regione Puglia, la Società DE STERN 3 S.r.l. ed il Comune di Veglie, l’Atto di Impegno e la Convenzione di cui alla delibera di G.R. n. 35 del 23.01.2007”.
Chiediamo:
esponenti della passata amministrazione sostengono che la passata Giunta Comunale ha espresso, in sede di conferenza di servizio regionale, parere negativo al progetto. L’attuale amministrazione ha cambiato parere?

Ancora si legge: l’“Ufficio Pianificazione Territoriale, dichiarava che il progetto esaminato non risulta compatibile con gli indirizzi del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, precisando che in assenza di formale recepimento da parte del Comune degli indirizzi di cui all’art. 3.1.3.1. “politiche di diffusione della naturalità” delle Norme Tecniche di Attuazione del PTCP, gli stessi indirizzi non hanno valore prescrittivo per l’intervento in oggetto”.
Chiediamo:
la Provincia di Lecce sostiene che il progetto non è compatibile con la pianificazione provinciale. Com’è che la Provincia di Lecce dà, invece, parere positivo scaricando le responsabilità sul Comune di Veglie?

- il mega-impianto produrrà energia elettrica in territorio di Veglie ma la connessione con la rete Enel avverrà nel lontano territorio di Porto Cesareo. E’ stato calcolato il danno enorme che sarà prodotto dalla realizzazione del lungo cavidotto e degli attraversamenti persino sull’allargamento appena concluso della Veglie-Torre Lapillo?

- abbiamo notato nella determina di Autorizzazione U. regionale numerosissime prescrizioni che i vari enti hanno imposto nell’esprimere il loro parere. I controlli poi sono affidati, secondo la convenzione, al Comune di Veglie. E’ in grado il Comune a sostenere tali carichi di lavoro?


Le ricordiamo che il Comitato Ambiente Sano, nel suo ormai triennale impegno per la tutela e valorizzazione del territorio, combatte tutti i mega-impianti perché distruttivi della vocazione agricola, anche se oggi in crisi, del paese e perché distruggono il tipico paesaggio salentino; è preoccupato per la colonizzazione del territorio locale che con esse stanno facendo ditte estere o del nord Italia illudendoci di fare investimenti che lasciano in loco solo le briciole; ma è a favore dei mini-impianti di energie alternative da integrare sui tetti delle case o da insediare solo in zone fortemente degradate perché alimentano un modello di sviluppo energetico democratico e innovativo dal basso.

Continuiamo a difendere il territorio contro scempi da qualunque parte vengano.
Ci impegniamo a informare e coinvolgere la rete provinciale delle associazioni ambientaliste sul problema.
Metteremo in atto tutte le iniziative assentite al nostro Comitato per capire e informare.

Siamo sicuri (o ci auguriamo?) di essere al fianco dell’amministrazione per fermare simili violenze al territorio.

In attesa di una Sua risposta, porgiamo distinti saluti.

Veglie, li 16 luglio 2011

Comitato Ambiente Sano

mercoledì 4 maggio 2011

Giornata Nazionale della Bicicletta "La bici mobilita l'uomo"

Giornata Nazionale della Bicicletta "La bici mobilita l'uomo"

Il Comune di Veglie con la collaborazione del Ministero dell'Ambiente e Associazione Ciclistica Dilettantistica "Luigi Murra" organizza la seconda giornata nazionale della bicicletta.

La partecipazione sarà Libera e Gratuita

Ore 8:00 Raduno in piazza Ferrari e distribuzione magliette per i primi 500 iscritti
Ore 9:00 Partenza
Ore 11:30 Arrivo in piazza Ferrari
Saluto del Sindaco
Sorteggio premi ricordo e una bicicletta donata dall'Associazione Ciclistica "Luigi Murra"


venerdì 11 febbraio 2011

Questione Sansificio..


*** Comunicato Stampa del Comitato Ambiente Sano - Venerdì 11 Febbraio 2011 ***

Ieri 10 febbraio 2011 si è svolta, innanzi alla sezione terza del TAR Lecce, la Camera di Consiglio relativa al ricorso presentato dal Consorzio Agrario Salento Agricolo, difeso dagli Avv.ti Gianluigi Pellegrino e Luciano Ancora, avverso il diniego della richiesta di sanatoria, formulato dal Comune di Veglie, inerente l’impianto di essiccazione, trasformazione e commercializzazione della sansa in nocciolino, un tempo proposto dalla Oil Salento.

Innanzi al collegio amministrativo si è costituito il Comune di Veglie a mezzo degli avv.ti Pietro Quinto e Angelo Vantaggiato e sono intervenuti ad opponenudum in giudizio un fitto numero di soggetti accomunati dalla necessità di difendere il territorio, l’ambiente e la salute dalla possibile attivazione dell’impianto, la cui pericolosità, com’è noto, è già stata decretata dall’ARPA Puglia e dalla ASL.

In particolare, sono intervenuti in tal senso i Comuni di Salice Salentino, Guagnano, Porto Cesareo, San Donaci, San Pancrazio, già presenti in passato nel giudizio che vedeva coinvolta la Oil Salento, difesi dagli Avv.ti Pietro Quinto e Adriano Tolomeo e si è aggiunto il Comune di Campi Salentina difeso dall’Avv.Francesca Marzano.

L’agire coevo dei comuni denota senza dubbio l’interesse degli stessi a voler indirizzare il territorio amministrato alla vocazione agricola e turistica cui lo stesso è destinato per conformazione.

Sono intervenuti ad opponenum, ancora, con l’Avv.Serena Saponaro, l’associazione Salento Terra d’Arneo Turismo rurale, composta da circa 27 strutture agrituristiche della zona, che già aveva ricorso al Tribunale amministrativo nella vicenda in questione; insieme all’associazione hanno partecipato all’intervento una serie di Azienda Agricole come Azienda Agricola Fabrizia Del Balzo, Azienda Agricola Cerfeta di Ripa Giorgio, Azienda Agricola Cascione Antonio, Azienda Agricola Lucia Costantini, Azienda Agricola Torre del Cardo, Azienda Agricola Petito Fabiana, Azienda Agricola San Giovanni, Azienda Agricola Casa Porcara e Azienda Agricola Memmo Lina.

Ed ancora, al fine di tutelare il vino doc salice Salentino, in persona del Presidente Angelo Maci al predetto intervento ha aderito il Consorzio di tutela del vino DOC Salice Salentino.

Alcuni proprietari privati sono intervenuti ad opponendum, difesi dall’Avv.Gianluigi Manelli; anch’essi erano stati già parti processuali nel giudizio che in precedenza ha interessato l’impianto.

È, inoltre, intervenuta anche l’Associazione dei consumatori, sempre con l’Avv.Manelli.

Di fondamentale importanza risulta anche l’intervento ad opponendum in giudizio di una serie di associazioni preposte alla tutela del territorio, dell’ambiente e della salute: Italia Nostra, difesa dall’Avv.Donato Saracino, la Confederazione Italiana Agricoltori – Lecce, Il Comitato Regionale Legambiente, l’Associazione Salute Pubblica, l’Associazione Nuova Messapia, il Comitato Ambiente Sano, la CGIL di Lecce, l’Associazione Save Salento, la Proloco di Veglie e l’Associazione cittadinanzattiva – Tribunale dei diritti del malato difesi dall’Avv. Serena Saponaro.

Infine, è intervenuta ad opponendum anche Tenute Mater Domini Agricola a.r.l. con l’Avv.Saverio Sticchi Damiani, azienda anch’essa già presente nella vicenda processuale che in precedenza ha interessato il megasansificio.

È evidente che, dai numerosi interventi in giudizio, si evince un interesse fondamentale di associazioni, Comuni, strutture agrituristiche, azienda vinicole, aziende agricole e privati a mantenere la vocazione agricola e turistica del nostro territorio che, in caso di attivazione dell’impianto, subirebbe un grave pregiudizio.

COMITATO AMBIENTE SANO

giovedì 25 novembre 2010

MEGASANSIFICIO VEGLIE: RICHIESTE TUTELE A GABELLONE


Ambientalisti, sindacati e categorie agricole scrivono al presidente della provincia, chiedendo la salvaguardia della salute dei cittadini e dei prodotti locali: “Struttura nociva e persino abusiva”

VEGLIE - Una lettera aperta contro il Megasansificio di Veglie: la firmano i forum e le associazioni ambientaliste, di categorie agricole, sindacati e realtà ecclesiali (Ambiente sano, Cgil, la Confederazione italiana agricoltori, il Consorzio di tutela e valorizzazione del Salice salentino dop, Italia nostra, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, Legambiente, Forum Ambiente salute, associazione Grande Salento, Nuova Messapia, Salento Terra D’Arneo-Turismo rurale, Azione Cattolica Veglie, Agesci Scouts Veglie 1), indirizzandola al presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone.
Nel testo, si sottolinea la necessità di un chiarimento in forza dell’incontro, richiesto dal Consorzio Agrario Salento Agricolo tenutosi pochi giorni fa in Provincia senza il coinvolgimento, non solo degli enti territoriali direttamente investiti della vicenda, ma anche di tutti gli altri operatori economici che hanno il proprio centro di interesse nella zona ove dovrebbe essere attivato un impianto, che, allo stato è abusivo.
“Ciò – precisano nella lettera i contestatori - va sottolineato in quanto, il fulcro dell’incontro, sempre secondo quanto si legge, era incentrato sul paventato ‘blocco’ di circa 50 assunzioni, peraltro di tipo stagionale, che scaturirebbe dalla mancata attivazione del Megasansificio. Ebbene, inutile ricordarle, vista la Sua completa attenzione per il territorio, che le aziende già operanti nella zona di riferimento, che verrebbero lese dall’attivazione di quest’impianto, hanno alle loro dipendenze un numero di persone di gran lunga superiore rispetto a quello rivendicato nel ricatto occupazionale operato dal Consorzio Agrario Salento Agricolo”.

I firmatari sottolineano che il Megasansificio è situato all’interno del Parco del Negroamaro, dove sono coltivati vitigni pregiati da aziende agricole, le quali aderiscono al Consorzio di tutela del Salice Salentino Doc e che queste aziende si sono organizzate giuridicamente a difesa delle loro produzioni dal pericolo del Megaimpianto; inoltre che tutte le aziende agrituristiche del territorio hanno proposto ricorso innanzi al Tar di Lecce prima e successivamente si sono costituite davanti al Consiglio di Stato per difendere i propri interessi, perché ritengono il Megasansificio una minaccia alle loro attività.

Inoltre i firmatari ricordano che diversi comuni (Salice Salentino, Sandonaci, San Pancrazio Salentino, Guagnano e Porto Cesareo) hanno avanzato un ricorso contro il rilascio della sanatoria del Megasansificio, perché lo ritengono devastante per l’intero territorio del Nord Salento: “Ora .- dichiarano -, presidente, dinanzi ad un investimento sbagliato e che l’Arpa ha ritenuto nocivo, si solleva artatamente il ‘problema sansa’, senza informare correttamente che esistono altri modi, più rispettosi dell'ambiente e del territorio, indicati dal Ministero delle Politiche Agricole con il nuovo Piano Olivicolo-oleario, pubblicato nell’aprile del 2010, per lo smaltimento dei residui della spremitura delle olive”.

C’è la necessità di constatare, per i firmatari, che si tratta di un insediamento industriale “realizzato illegalmente, i cui proprietari si rifiutano di demolire, pur a fronte dell’attesa dei cittadini al ripristino della legalità, visto che esiste presso la Procura del Tribunale di Lecce una denuncia penale per abuso urbanistico fatta alla Oil Salento dalla polizia municipale del comune di Veglie, alla quale denuncia nessuno ancora dà seguito”: “Abbiamo fiducia e siamo convinti – riferiscono a Gabellone - che lei Presidente rispetterà la correttezza delle procedure, si attiverà per la difesa dell’ambiente, tutelerà le produzioni agricole, promuoverà il turismo rurale, proteggerà il paesaggio agrario e utilizzerà tutti i mezzi a sua disposizione per il ripristino della legalità a protezione delle popolazioni del Nord Salento”.

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